
The Ring 2
- Hideo Nakata
- David Dorfman, Naomi Watts, Simon Baker, Sissy Spacek
- Drammatico, Horror, Thriller
- Stati Uniti
- 17 March 2005
Recensione
In un periodo in cui i seguiti non esattamente necessari di The Mask, The Eye e Get Shorty (vedi qui a lato) affollano i nostri schermi, ecco l’inevitabile numero due del (meritato) successone americano The Ring (2002), una serie (si avvia a diventare tale?) imprestata dai giapponesi.
È proprio l’autore nipponico degli originali prodotti nel Sol Levante a sostituire Gore Verbinski dietro la macchina da presa: una scelta che dovrebbe garantire qualità e invece, al di là di almeno un paio di ottime sequenze (un attacco di cervi e l’ardua risalita di un pozzo), finisce con il deludere, soprattutto perché sul piano della trama diminuisce la logica delle apparizioni spettrali legate alla videocassetta maledetta, checché voglia farci credere la scena d’apertura.
Dopo le brutte esperienze del primo capitolo, la giornalista Rachel Keller (Naomi Watts) si trasferisce con il figlioletto Aidan (David Dorfman) nella provinciale Astoria.
Naturalmente Samara, l’infelice ragazzina del videotape bisognosa di affetto familiare (è l’aspetto che il film tenta di approfondire maggiormente attraverso la ricostruzione della sua infanzia), non ha smesso affatto di perseguitarli.
Come convincerla a desistere? La risposta, appunto, non convince… .