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Trama

Billie Frank, figlia della portoricana Lillian e di un uomo d’affari che non la riconosce, ha uno straordinario talento naturale per il canto.

Purtroppo i gravi problemi economici e l’alcolismo della madre ne facilitano l’affidamento ai Servizi Sociali, che la ospitano in un brefotrofio fino alla maggiore età.

Mentre impazza la nuova musica pop degli anni Ottanta, Billie trova lavoro come cantante di backup; il dj Dice Black la nota e, dopo averla soffiata al collega Timothy, diventa il suo produttore.

Arriva anche il contratto con una grande casa discografica, che taglia gradualmente fuori Dice e di conseguenza crea tensioni nella storia d’amore nata, nel frattempo, tra i due.

Recensione

Una favola politically correct senza colpi di scena; una singolare prova di mestiere per il regista del duro Gridlock’d che, basandosi su una sceneggiatura banale e prevedibile, rammenta le incredibili doti canore di Mariah Carey, rivelandoci però, nello stesso tempo, tutti i suoi limiti interpretativi.

E dire che si tratta della sua biografia drammatizzata! La parte relativa all’adolescenza di Billie, decisamente più gradevole e ritmata, sottolinea anche involontariamente il basso livello qualitativo della musica leggera contemporanea rispetto al vero soul nero, dove affondano le radici artistiche del personaggio.

Sax Marmotta