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Trama

Al di là dell’insicurezza, dell’ansia da prestazione che lo blocca in pubblico, anche quando gioca all’amato calcio, e del complesso d’inferiorità, il problema principale del giovanissimo Jimmy, che vive con la fragile madre Donna (i cui orientamenti sentimentali sono spesso infelici), è di essere l’unico tifoso, all’interno della sua scuola, del Manchester City (tutti gli altri stravedono per il Manchester United).

Quando un’anziana vagabonda gli regala degli scarpini a suo dire magici, il ragazzino riesce a sfondare, facendosi notare dal disilluso (ma dal passato glorioso) allenatore della sua squadra Eric Wirral e contribuendo al decollo della squadra del suo istituto.

Recensione

È vero, il desiderio di rivalsa appagato da risvolti un po’ fiabeschi in situazioni difficili è stato rappresentato tante di quelle volte al cinema (dal citato Dumbo –ricordate la piuma magica?– a Billy Elliot) che sembra impossibile dire qualcosa di nuovo.

Eppure, il film dell’accettabilmente furbo John Hay, che al limite soffre di una scelta di brani musicali di commento leggermente ruffiana nei confronti del pubblico adolescenziale ma è validamente interpretato dagli attori, punta dritto al risultato: fare immedesimare gli spettatori con lo sfigato protagonista e coinvolgerli nella sua ascesa, sociale e privata, irta di ostacoli.

Funziona.

Max Marmotta