Video & Photo

1 videos

Trama

Tre sorelle, Gimena, Elvira e Sol, ricevono una notizia scioccante: la loro madre, l’ultracinquantenne Sofía, da anni separata dal marito Carlos, è lesbica.

Le donne lo apprendono il giorno del compleanno della genitrice, che dopo un velato annuncio presenta loro la partner Eliska, pianista ceca di grande bravura che ha più o meno la loro età.

Le reazioni al “nuovo corso” di Sofía sono disparate: Sol, la più giovane delle figlie, sembra accogliere bene la novità, dedicando pure una discutibile canzone alla nuova coppia durante un concerto tenuto con il suo gruppo; la maggiore Gimena, che ha un bambino ed è già ai ferri corti con il consorte, aumenta la sua scontrosità; Elvira, la più fragile della famiglia, impiegata in una casa editrice per uno stipendio da fame e da tempo in terapia presso lo psichiatra Ernesto, non riesce a sviluppare l’incipiente rapporto con lo scrittore di successo Miguel.

Quando le tre vengono a sapere che Sofía sta persino pagando i costosi studi dell’amante, inaspriscono ulteriormente le loro posizioni.

Recensione

Una commedia spagnola dal soggetto pepato non deve far pensare automaticamente ad Almodóvar, anche perché qui, al di là di qualche parentesi divertente, di sostanza ce n’è poca.

Il difetto principale in questo esordio dietro la macchina da presa delle giovani sceneggiatrici París & Fejerman è, paradossalmente, proprio la presenza di vuoti nello script: per esempio, le scene in cui Sol (la graziosa Silvia Abascal, che al microfono si cimenta con il pezzo –composto e arrangiato in tempi record– che dà il titolo alla pellicola) mette in imbarazzo la sua famiglia e Elvira fa vergognare il suo capo appaiono gratuite, scollegate.

I veri temi portanti, veicolati dal personaggio di Elvira (la deliziosa Leonor Watling di Son de mar), sono l’insicurezza e la crisi d’identità, trattati dichiaratamente con stile alleniano, ma di scarsa efficacia.

Perciò le due registe, dopo aver azzeccato la scena iniziale, si adagiano sugli allori, non riuscendo ad approfondire adeguatamente i loro bei caratteri femminili e avviandosi in men che non si dica ad una conclusione semplice quanto, perlopiù, prevedibile.

Max Marmotta