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Recensione

“Bull” è un gangster movie britannico che mescola abilmente elementi pulp e horror per offrire una visione cupa e inquietante del mondo criminale. Diretto da Paul Andrew Williams, già autore dell’apprezzato TV movie “The Eichmann Show”, il film si distingue per la sua atmosfera densa e per la sua capacità di tenere incollati gli spettatori allo schermo.

La trama segue le vicende di Bull, interpretato magistralmente da Neil Maskell, già noto per le sue performance in “Utopia” e “Kill List”. Bull è l’uomo di fiducia del crudele criminale Norm, interpretato da David Hayman, e anche il suo genero, essendo sposato con la figlia di Norm, Gemma, interpretata da Lois Brabin-Platt. I due hanno un bambino, ma le cose non vanno per il verso giusto: Gemma è eroinomane e sospetta che Bull la tradisca. Norm, con i suoi modi da gangster, cerca di allontanare il genero dalla figlia, scatenando la reazione aggressiva dell’uomo, che non vuole rinunciare al figlio.

La pellicola è pervasa da una costante tensione, alimentata da una sapiente gestione dei flashback. Sebbene la violenza, talvolta splatter, possa risultare eccessiva, le buone prestazioni di Maskell e Hayman stemperano i toni con momenti di humor (nero) tipicamente britannico. Il finale sorprendente, inizialmente liberatorio ma poi rivelatosi la parte più inquietante del film, conferisce una profondità ulteriore alla narrazione.

“Bull” è quindi un’esperienza godibile per gli amanti del genere, che troveranno un mix ben calibrato di tensione, violenza e sottile umorismo, supportato da interpretazioni di alto livello e da un’abile regia.

Sax Marmotta