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Trama

Natalie, Dylan e Alex sono tre spigliate e graziose fanciulle che lavorano come agenti segreti. Charlie è l’uomo che le ha messe insieme in questa squadra speciale. Si limita a trovare gli incarichi, a non mostrare mai il suo volto e a comunicare con i suoi angeli (nonché con il braccio destro Bosley) solo tramite telefono.

Questa volta è richiesto il loro intervento per recuperare un prezioso software per il riconoscimento vocale e anche il suo inventore, Knox.

Entrambi sono tenuti in ostaggio dal cattivo Roger Corwin.

Recensione

Tratto dall’omonima serie televisiva, fortemente voluto da Drew Barrymore, che oltre a produrre ha coinvolto l’amica Cameron Diaz e ha imposto la scelta del regista (il rapper McG, al secolo Joseph McGinty Nichol), il nuovo Charlie’s Angels rispecchia in pieno le tre protagoniste.

È vivace. Si avvale di un montaggio iperdinamico, una bellissima fotografia (Russel Carpenter, Oscar per Titanic), effetti speciali a bizzeffe (anche se i calci volanti e le pallottole in stile Matrix comiciano stancare) e soprattutto di tre attrici divertenti e divertite.

Il tono è tutt’altro che serioso; somiglia più che altro a un fumettone dove la trama è appena abbozzata per dare spazio agli effetti digitali più avanzati (e di moda) e a un’ironia in puro stile MTV (sancita anche dalla presenza di Tom Green, interprete di Road Trip).

Le ragazze fanno la loro figura e da sole valgono il prezzo del biglietto, ma non si deve trascurare l’elenco dei comprimari: da un ispirato Bill Murray (Bosley) coadiuvato da Tim Curry (Corwin) e Crispin Glover (il “secco orripilante”) fino all’emergente Sam Rockwell (Knox).

Da segnalare anche la presenza, in un ruolo divertente, di Matt LeBlanc (Friends in TV) e una “finta” apparizione di LL Cool J. La voce di Charlie è di John Forsythe, come nella serie TV.

Sax Marmotta