
Il risolutore
- F. Gary Gray
- Geno Silva, Larenz Tate, Timothy Olyphant, Vin Diesel
- Amazon Prime, Azione, Da Riscoprire, Drammatico
- Germania, Stati Uniti
- 4 April 2003
Trama
Sean Vetter è un preparato agente della DEA di povere origini, votato alla lotta contro i cartelli della droga sudamericani.
Suo compagno di pattuglia è l’amico di sempre Demetrius Hicks, anche lui facente parte della squadra che ha catturato, con un’azione coordinata durata anni, il famigerato boss Memo Lucero.
Sean vorrebbe godersi il meritato riposo, ma una notte un sicario penetra nella sua casetta sul mare e gli fredda l’adorata moglie Stacey.
Distrutto nell’animo, Sean vuole giustizia: consigliato inaspettatamente dal detenuto Lucero, con il quale patteggia, si mette sulle tracce di un nuovo capo che aspira ai vertici del contrabbando di stupefacenti e che si fa chiamare El Diablo.
Con l’aiuto di Demetrius e di un altro amico del ghetto, il corpulento Big Sexy, il poliziotto arriva allo spacciatore Overdose, al tronfio corriere Hollywood Jack e a Mateo Santos, vice di Lucero.
Recensione
Qualche dettaglio –sui poteri di Sean, sul suo arrischiato comportamento– scricchiola e il finale è calante, per il resto ci troviamo, a dispetto di trailer e manifesto che sbandierano azione ed esplosioni a tutto spiano, di fronte ad un film old style, che per violenza contenuta, antispettacolarità e angolazioni “dal basso” (l’umile estrazione degli agenti è sottolineata da dialoghi grezzi e situazioni quotidiane e operative alquanto realistiche) non sfigurerebbe accanto alle denunce di Lumet (Il principe della città in testa), alle studiate concitazioni di Frankenheimer, alle melanconie di Eastwood.
Senza disdegnare qualche discreta azione cara alle pellicole con Mel Gibson. Insomma, altro che xXx, questa è una dignitosa rivisitazione del cinema anni ’70 che il regista F. Gary Gray (distribuito contemporaneamente il suo remake di The Italian Job) ha saputo condurre con una certa modestia.
Vin Diesel, inoltre, qui nella sua prova matura, si rivela la scelta giusta, un eroe solitario (o quasi) incastonato perfettamente in una trama per molti versi già vista ma riletta in maniera appassionante.
Ulteriore contributo importante è dato dalla fotografia sporcata ad arte da Jack N. Green.