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Trama

Gavin Banek, giovane avvocato di New York, genero e socio del ricco Stephen Delano, deve affrontare, nonostante i sensi di colpa, una causa per la gestione di una pia fondazione.

Il giorno del dibattimento, rimane coinvolto in un incidente automobilistico con Doyle Gipson, assicuratore reduce da un divorzio e già in ritardo per discutere la mattina stessa la tutela congiunta dei figli.

Gavin abbandona Doyle, illeso ma in panne, sul luogo del sinistro, senza immaginare che sarà costretto ad inseguirlo per il resto della giornata.

L’assicuratore infatti si è impossessato di una preziosa cartella distrattamente abbandonata dall’avvocato.

Recensione

Presentata come un thriller basato sulla classica situazione estrema, la nuova opera di Roger Michell, già autore di Notting Hill, nasconde in realtà un fine che va oltre il semplice film di consumo.

Pur permettendo agli elementi sovracitati di fare capolino di tanto in tanto, con riferimenti alle atmosfere di Un giorno di ordinaria follia, il regista concentra infatti la sua attenzione su un’analisi dell’integrità morale di due uomini appartenenti a classi sociali completamente differenti.

E trascurando gradualmente l’antefatto, nonché la prevedibilità tipica di film americani simili, ci guida attraverso un accurato studio –quasi da free cinema– sui problemi quotidiani fino a una notevole conclusione ambivalente.

Da una parte la scelta di Doyle (un grande Samuel L. Jackson), coerente con la sua condizione di alcolista e non col buonismo gratuito, e dall’altra il brusco cambiamento di rotta operato da Gavin (il passabile Ben Affleck), il quale rivela la sua anima rabbiosa e politicamente scorretta nel confronto con l’ovattata famiglia, dedita con assoluta normalità alla truffa.

Un’opera coraggiosa, anche se non impeccabile nella gestione dei tempi e in alcune scelte stilistiche, ma comunque meritevole di un lancio pubblicitario più consono.

Sax Marmotta