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Trama

Nella città di Washington la piccola Regan, dolce e adorabile figlia di una celebre attrice, diventa all’improvviso aggressiva, volgare e blasfema.

La madre sospetta che alla base vi siano dei problemi di natura psichica, ma gli innumerevoli consulti con i migliori medici della città non danno risultati.

Si comicia a insinuare il sospetto di possessione demoniaca e quindi viene interpellato padre Karras, psichiatra in profonda crisi religiosa dopo la morte della madre, di cui si sente responsabile.

Recensione

Ventisette anni, ma li porta bene. Un horror di stampo classico, distante anni luce da quelli contemporanei, non solo per lo stile del regista Friedkin, che ha sempre amato le immagini forti (vedi anche il supercensurato Crusing del 1980), ma anche per il ritmo che coinvolge lo spettatore in un lento crescendo di tensione.

Friedkin ebbe la grande intelligenza di dare inizio, con questo film, a una sorta di indagine sulla scoperta da parte della società occidentale di un mondo sommerso, legato al soprannaturale, che dava libero sfogo a tutte le repressioni imposte dalle convenzioni sociali.

La nuova versione del film comprende l’aggiunta di una serie di immagini subliminali e di alcune sequenze inedite.

Queste ultime sono state doppiate in occasione della riedizione del film, e purtroppo l’orecchio si accorge della differenza tra le scene risalenti alla versione del ’73 e quelle aggiunte di recente.

L’autore del romanzo, nonché della sceneggiatura, William Peter Blatty, rimase molto deluso dalla trasposizione di Friedkin, passando dietro la macchina da presa per il terzo capitolo della saga.

Il film risulta molto interessante anche per le ricerche che avviò nel campo degli effetti speciali e sonori.

Linda Blair è rimasta a vita per il pubblico la bambina indemoniata dell’Esorcista. Il regista scelse Max von Sydow (invecchiandolo) per il ruolo del prete-archeologo Merrin, preferì Jason Miller a Marlon Brando per la parte di padre Karras e consegnò Mike Oldfield e il suo “Tubular Bells” alla fama mondiale.

Sax Marmotta