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Trama

Fine anni Quaranta. Il taciturno Ed Crane lavora come barbiere nella piccola bottega di Frank ed è sposato con Doris, contabile di una ditta di abbigliamento.

Nel momento in cui scopre la relazione tra la moglie e il suo capo Big Dave, decide di ricattare quest’ultimo, tramite lettera anonima, per diecimila dollari.

L’idea gli viene dopo una conversazione con l’aspirante imprenditore Creighton Tolliver, che necessita proprio di quella somma per avviare un’attività rivoluzionaria.

Dave, sotto pressione, soprattutto a causa del suo datato matrimonio con Ann, opta per il pagamento, ma poi scopre l’inganno e la mente organizzatrice.

Recensione

Un meraviglioso esercizio di stile, ancor più valorizzato dalla splendida fotografia in bianco e nero; l’ennesimo omaggio al noir con l’inconfondibile tocco dei fratelli Coen.

L’uomo del titolo è il protagonista di qualsiasi lavoro del duo, e poco importa che si chiami Ed Crane (un eccezionale Billy Bob Thornton, sulle orme di Montgomery Clift) o Drugo Lebowski.

Si tratta comunque di sconfitti, tirati dentro a forza in situazioni a loro estranee, o consapevoli scatenatori di eventi, i cui epiloghi sono comunque ben lontani dalle previsioni.

Esattamente come in Crocevia della morte, il lento incedere della narrazione non risparmia i colpi di scena, le citazioni (in questo caso anche una esplicita a Lolita di Kubrick) e una continua oscillazione da commedia a dramma, senza perdere di vista l’ironia.

Fondamentale, come sempre nel cinema dei due fratelli, l’indelebile galleria dei caratteri secondari, dove si ritaglia un piccolo prezioso spazio l’avvocato rampante Freddie Riedenschneider (Tony Shalhoub).

Sax Marmotta