Video & Photo

1 videos

Trama

Lasciata la OSS, il giovanissimo Juni Cortez si occupa di missioni minori. Quando finalmente il presidente degli Stati Uniti (ex-capo dell’Organizzazione) Devlin e la dottoressa Giggles riescono a rintracciarlo, la frittata è fatta: sua sorella Carmen è rimasta intrappolata al quarto livello di un attesissimo (anche da Juni) videogioco, Game Over, ideato dal potente Giocattolaio che spera tramite esso di impossessarsi di tutte le giovani menti del pianeta.

Con l’aiuto del nonno (che ha dei conti in sospeso con il perfido inventore), nella realtà virtuale privo di sedia a rotelle, e di alcuni coetanei già persi nella competizione (Rez, Francis, Arnold e Demetra), Juni si avventura all’interno del gioco con nove “vite” a disposizione.

Ma le prove da affrontare sono dure e l’energia e il tempo concesso (dodici ore) stanno per esaurirsi.

Nello scontro finale Juni dovrà adunare papà Gregorio, mamma Ingrid, zio Felix, la nonna, Floop, Mammolo, Machete… .

Recensione

Sperimentata negli anni’ 50 e oggi un po’ dimenticata, la sbalorditiva tecnica tridimensionale, ormai perfezionata, è stata impiegata raramente in tempi recenti, e quasi sempre in terzi capitoli (Lo squalo 3 in 3-D, Amityville 3-D) o loro multipli (Nightmare 6 – La fine).

Robert Rodriguez chiude (?) una trilogia (per la seconda volta in un anno!) teoricamente dedicata ai bambini con un carosello di effetti speciali (di cui si è occupato personalmente, oltre ad avere curato produzione, regia, sceneggiatura, fotografia, montaggio, musiche e scenografie) sicuramente godibili –soprattutto per un deliziato pubblico imberbe, per circa un’ora alle prese con gli sconosciuti occhialini bicolore, utilizzabili anche sul sito ufficiale–, che però finiscono con il mangiarsi il film.

È un videogioco con poca trama, atta a profondere in maniera banale, soprattutto nello sbrigativo finale, valori eterni come il perdono, la famiglia, l’amore per gli anziani e i disabili.

Senza contare che ci si stanca la vista! Sabara (Juni) assurge a protagonista assoluto, l’instancabile Montalban (il nonno) guadagna spazio, Stallone (di nuovo in cartellone con Banderas dopo Assassins) occupa spiritosamente un quadruplice ruolo (il Giocattolaio e le sue “coscienze”, più un travestimento); tutti gli altri amici-attori dell’autore, presenti nei precedenti episodi (ma c’è la significativa e spassosa new entry di Elijah Wood), compaiono nella parte conclusiva, a dispetto dell’ordine dei credits.

Bill Paxton fa esordire il vero figlioletto James. Dopo i titoli di coda, i provini di Sabara e Vega, datati ’99.

Max Marmotta