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Trama

Petersburgh, 1864. Durante una sanguinosa battaglia della Guerra di Secessione, il soldato sudista W.P. Inman resta ferito. Ricoverato in un affollato ospedale, al momento buono fugge, diventando un disertore. Braccato ad ogni pie’ sospinto, l’uomo si imbatte in varia umanità (il sacerdote fornicatore Veasey, l’infido Junior, la ragazza madre Sara, l’anziana Maddy), ripudiando l’assurdità del conflitto bellico e dirigendosi risolutamente verso il suo villaggio, Cold Mountain, dove l’attende la bella Ada Monroe, che baciò solo una volta.

Figlia di un abbiente reverendo, l’istruita giovane alla morte del genitore si ritrova sulle spalle una grande proprietà che è incapace di gestire, malgrado la solidarietà dei vicini Sally e Esco Swanger.

Le si presenta l’energica Ruby Thewes, rampolla di un altro confederato, Stobrod, che odia, e contadinotta senza padroni, la quale si offre di aiutarla.

Ada è corteggiata con insistenza dal brutale Teague della Guardia Nazionale (che gira con gli scagnozzi Bosie e Oakley).

All’improvviso si rifà vivo Stobrod, diventato musicista insieme a Pangle e ad un ragazzo che si fa chiamare Georgia.

Recensione

Il South Carolina è stato riprodotto, per ragioni economiche, perlopiù in Romania (con il notevole apporto dello scenografo Dante Ferretti), ma questo non intacca il respiro epico del film di Minghella (che attinge all’Odissea), pericolosamente somigliante, per certi aspetti, al suo sopravvalutato Il paziente inglese (e non tanto, come si dice, a Via col vento).

E ciò a dispetto di un inizio da polpettone bellico. Quasi in ogni scena fanno il loro ingresso attori di fama (Hoffman e Gleeson si distinguono dagli altri), un giochino collaudato nelle grandi produzioni e divertente, benché un po’ meccanico, per il cinefilo.

Si può quindi perdonare la struttura della storia fondata su tipici valori statunitensi, quali eroismo, fedeltà, condanna della guerra (tematica sempre più dilagante, per fortuna), anche perché gli autori infilano un’importante e azzeccata componente western.

Il problema, semmai, è una confezione troppo astuta, leccata. Bravi Law, Zellweger e il fido compositore Gabriel Yared. Il cantante White (Georgia) milita nei White Stripes. Distrazione (o errore di montaggio?): manca una “rimpatriata” tra gli ex-commilitoni Inman e Stobrod.

Max Marmotta