Video & Photo

1 videos

Trama

Appena laureata in giurisprudenza, assunta in un prestigioso studio legale, la brillante Elle Woods decide di sposarsi con il docente universitario Emmett Richmond.

La lista degli invitati è talmente articolata da comprendere anche la madre del suo adorato chihuahua Bruiser, la quale è imprigionata nei laboratori di una multinazionale dei cosmetici che testa i propri prodotti sugli animali.

Elle, che è anche una strenua sostenitrice della cura della bellezza, vola allora a Washington per entrare nello staff dell’onorevole Victoria Rudd e fare approvare una legge contro simili metodi.

Ma gli ostacoli non sono pochi: innanzitutto i colleghi, tra i quali l’invidiosa Grace, e i deputati conservatori del Congresso Libby Hauser e Stanford Marks.

Recensione

Diretto dal regista del gioiellino indipendente Kissing Jessica Stein e prodotto dalla protagonista Reese Witherspoon (Elle), Una bionda in carriera è il sequel de La rivincita delle bionde, fortunata e divertente pellicola realizzata due anni fa dall’italo-bosniaco-australiano Robert Luketic.

Purtroppo, a parte le indiscutibili doti della prima attrice, spiace ammettere che in questo caso le idee siano davvero poche e, peraltro, messe insieme alla buona.

Senza alcuna novità, ritroviamo quindi la simpatica Elle catapultata in un ambiente austero, sottovalutata solo per il suo carattere sbarazzino e per i suoi sgargianti completini, ma capace di proiettare un po’ di luce sul grigiore.

Ciononostante il cretinismo sul modello Spice Girls, che Luketic aveva brillantemente arginato guardando anche a Blake Edwards, sembra essere la prima preoccupazione di Charles Herman-Wurmfeld.

Sax Marmotta