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Trama

Jeremy Melton, ragazzino timido e sgraziato, finì in riformatorio in tenera età dopo aver corteggiato al ballo di San Valentino le sue antipatiche compagne, che lo accusarono in seguito di averle importunate.

Tredici anni dopo, le saltuariamente fidanzate Shelley, Kate, Lily, Paige e soprattutto Dorothy, che additò per prima il bambino, intorno al 14 febbraio ricevono minacciosi biglietti d’auguri.

In effetti, rischiano di essere eliminate una ad una.

Recensione

Gli slasher movies (che hanno per protagonisti gruppi di ragazzi assottigliati dal serial killer di turno, meglio se mascherato) hanno ormai fatto il loro corso e non sembra ci sia nulla di nuovo sull’argomento.

Questo Jeremy Melton, nonostante brami avidamente un grappolo di seguiti, decisamente non è il nuovo Freddy Krueger: la faccia da cupido dietro cui si nasconde è perfetta, ma si perde in delitti inutili che per la maggior parte, e questa potrebbe essere una novità, non vengono neppure scoperti.

I caratteri (maschietti da un lato, femminucce dall’altro) sono creati con lo stampino, e anche i dialoghi sono poco incisivi.

D’altro canto, Jamie Blanks (Urban Legend) è perlomeno migliorato nella costruzione delle scene di terrore (grazie anche a fotografia e montaggio), che poi costituiscono il corpus che attira le platee giovanili.

Nel qual caso, forse non è lecito chiedere di più.

Max Marmotta