
Zodiac
- David Fincher
- Anthony Edwards, Brian Cox, Chloë Sevigny, Dermot Mulroney, Elias Koteas, Jake Gyllenhaal, John Carroll Lynch, Mark Ruffalo, Philip Baker Hall, Robert Downey Jr.
- Crime, Cult Movie, Drammatico, Giallo, Netflix, Thriller
- Stati Uniti
- 2 March 2007
Recensione
Curioso ibrido, questo di David Fincher. Si respira l’aria infetta del suo celeberrimo Seven (un paio di azioni omicide trasmettono in maniera impressionante l’angoscia di un’aggressione subita da gente inerme in un posto tranquillo e isolato) ma senza la carne e il sangue che caratterizzavano il thriller con Pitt e Freeman.
Inoltre, tenuto conto che la storia si dipana perlopiù per un decennio, dal 1969 in poi, ci sono visibili tracce del Lumet di quell’epoca, con le sue inchieste indignate (Riflessi in uno specchio scuro, Serpico), salvo però sfociare via via in una sorta di “esplorazione d’archivio” con tanto di date e luoghi proposti minuziosamente all’ingresso di ogni sequenza, anche la più blanda.
Parrebbe, e le intenzioni probabilmente ci sono tutte, un macabro iter burocratico alla ricerca di un assassino (realmente esistito e braccato a fasi alterne dalla polizia e da un paio di giornalisti, uno dei quali è un giovane e bistrattato vignettista), un maniaco roso da comune pazzia che si crede ben più furbo di quanto lasci intendere e straparla al momento sbagliato (ottima, al riguardo, l’illustrazione del tipo), per catturare il quale bisogna combattere con le scartoffie e soprattutto con l’oblio che seppellisce le indagini sotto il peso di nuovi casi.
L’esito finale, in particolare, raccontato da fitti cartelli che succedono a un epilogo dai vistosi e volontari salti temporali, ci fa capire che non ci troviamo di fronte a un giallo dall’usuale sviluppo, ricco di azione e suspense (se ne potrebbe effettivamente parlare in una sola scena), bensì davanti a un’opera sperimentale (dalla forma assai curata, vedi ambientazione e scenografia) e abbastanza coraggiosa nel mettere alla prova le abitudini del pubblico.
Quindi, da seguire con accortezza, e da premiare.