
Il fiore del male
- Claude Chabrol
- Benoît Magimel, Mélanie Doutey, Nathalie Baye, Suzanne Flon
- Drammatico
- Francia
- 9 February 2003
Trama
Frequenti sono le unioni e i matrimoni tra gli elementi delle famiglie bordolesi Charpin e Vasseur. I vedovi Anne e Gérard, che possiede una farmacia, sono ormai sposati da anni, e non è un segreto l’attrazione tra i loro rispettivi figli, Michèle, studentessa di psicologia, e François, di ritorno da un lungo viaggio negli Stati Uniti.
Vivono tutti nella stessa casa, di proprietà degli Charpin già dai tempi della guerra (quando la famiglia era sospettata di collaborazionismo), con l’anziana zia Line.
Proprio quella villa fu all’epoca testimone di un delitto, che viene adesso rinfacciato tramite un vile volantino (diffuso in tutta la città) ad Anne, in corsa per le elezioni comunali insieme al suo braccio destro Matthieu.
Recensione
Baudelaire non c’entra niente, o quasi. È la storia che si ripete: anche la zia Line (il cui nome completo è Micheline, interpretata dalla bravissima Suzanne Flon) era innamorata del fratello François.
Il regista, proseguendo la sua personale ed elegante demolizione della borghesia, sovrappone le diverse generazioni per dimostrare, come viene esplicitamente detto, che si vive in un eterno presente.
Seguendo la vicenda, ricostruita con parsimonia, non è difficile capire chi sarà la vittima predestinata per “tradizione” (anche perché è inquadrata brevemente nella sequenza iniziale), l’elemento meno amato della famiglia per cui nessuno verserebbe una lacrima.
Interessante l’idea di trattare la politica in maniera asettica, senza per questo sottrarle ruffianeria.
Un film freddo come una lama, acuto e insinuante per le tracce disseminate lungo il racconto, che tuttavia ci rivela uno Chabrol in tono minore rispetto alle ultime opere, soprattutto l’ineguagliabile Grazie per la cioccolata.