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Trama

Darren Silverman,Wayne Lefessier e J.D. McNugent sono amici dai tempi della scuola. Dividono la forte passione per Neil Diamond, che omaggiano con il loro complessino, Diamonds in the Rough, e le serate all’insegna della spensieratezza e dell’immaturità.

Quando Darren, timido e impacciato, si fidanza con la fredda e determinata psicologa Judith Fessbeggler, egoista ed avara di prestazioni sessuali, le abitudini cambiano: il ragazzo, condizionato dalla scostante compagna, è costretto a frequentare più raramente i suoi compagnoni di sempre.

Visto che si comincia a parlare di matrimonio, urge una soluzione: dopo vari maldestri tentativi di distogliere Darren, Wayne e J.D. organizzano un non meno rozzo rapimento ai danni di Judith. Contemporaneamente, ricontattano una vecchia fiamma del loro compare, Sandy Perkus, in procinto di prendere i voti.

Recensione

Se non fosse per l’oggettivo talento comico dei tre (non coetanei) protagonisti –soprattutto di Jason Biggs, irresistibile nella sequenza delle scariche elettriche– si potrebbe bollare questa commediola del mestierante Dennis Dugan (Piccola peste, Mai dire ninja, andato però a segno con Gli sgangheroni e Un tipo imprevedibile) come discontinua e, ogni tanto, volgarotta e liquidarla in quattro e quattr’otto.

Tuttavia, bisogna porsi la questione del genere e del pubblico a cui si rivolge. Se si individua lo scopo, che era confezionare un film di facile consumo, allora si scopre che l’allure è corretta e che si possono persino tollerare le reiterate inconcludenze di una sceneggiatura che bada maggiormente all’effetto della scena che al suo contesto.

Meno perdonabile risulta la scarsa caratterizzazione di Wayne (tendente alla rissa, ma niente di più) e la marginalità in cui sono relegate le graziose signorine.

Autoironico Neil Diamond nel ruolo di se stesso, mentre R. Lee Ermey rifà una volta di più, con evidente divertimento, il sergente di ferro: è lo spietato allenatore di football Norton.

Max Marmotta