
Noi due sconosciuti
- Susanne Bier
- Alison Lohman, Benicio Del Toro, David Duchovny, Halle Berry
- Amazon Prime, Drammatico
- Stati Uniti
- 26 September 2007
Recensione
Ha rischiato di uscire direttamente in home video il primo lavoro americano della danese Susanne Bier, acuta autrice di Non desiderare la donna d’altri e Dopo il matrimonio.
Fortunatamente la distribuzione italiana ci ha ripensato, non prima di aver di nuovo ritoccato il titolo: l’originale, che suonava, suggestivamente e significativamente, come Cose che abbiamo perso nel fuoco, era già diventato Oltre il fuoco, per poi mutarsi ancor peggio nell’attuale Noi due sconosciuti (evocante romanticismi in pratica inesistenti), che per giunta era già la traduzione di un dramma del 1960, Strangers When We Meet, di Richard Quine, con Kirk Douglas e la Novak.
Al di là di questo, il film è un solido esempio di cinema curato nei particolari: storia schietta e dotata di scene madri un poco annunciate, ma impreziosita dall’intensità degli attori (una dolente Berry, uno sbattuto Del Toro, addirittura un credibile Duchovny) e da una sceneggiatura sapidamente congegnata: a una prima parte che ricostruisce in disordine cronologico il lutto da cui la trama prende le mosse (la tragica morte del generosissimo Brian, che porta al diffidente avvicinamento tra la sua vedova Audrey, due figlioletti a carico, e l’amico del defunto, il tossicomane apparentemente irrecuperabile Jerry), fa seguito una seconda lineare eppur prodiga di rimandi e collegamenti, capace perfino di giocare sul non detto e di evitare il superfluo per stimolare l’intelligenza dello spettatore.
L’ottimismo sostanziale non guasta, anche perché i personaggi, Jerry in testa, hanno più l’aria di essere dei simboli, dei rappresentanti istituzionalizzati della perdita di valori, o più semplicemente di oggetti cari, che possono essere distrutti in qualsiasi momento, all’improvviso, da un qualunque inatteso incendio.