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Trama

Dopo avere redento i cattivi Floop e Mammolo, Carmen e Juni Cortez, figli degli agenti Gregorio e Ingrid, vengono assegnati alla sezione Spy Kids dei servizi segreti per sbrigare semplici incarichi di routine.

La mancata nomina del padre ai vertici del dipartimento frena però l’ascesa dei due fratelli, che si vedono estromessi dai rampolli del neocapo Donnagon Giggles, Gary e Gerti.

Inoltre Juni, accusato del furto del dispositivo Camuffogeno, è licenziato in tronco. Ma la sorella troverà il modo di reintegrarlo e di strappare in extremis una rischiosa missione ai concorrenti.

Recensione

Forte dei numerosi consensi raccolti in America, il poliedrico Robert Rodriguez si butta a capofitto in una nuova avventura della famiglia Cortez.

Contando su un budget più cospicuo, il giovane regista messicano si trova costretto ad abbracciare la moda contemporanea, che impone anche piccoli tocchi di comicità demenziale-scatologica.

Ma fortunatamente il tutto avviene quasi per caso, senza comunque intaccare la sua preziosa creatività visiva, basata pure su citazioni della letteratura di H.G. Wells, del cinema fantastico di Spielberg e dei trucchi di Ray Harryhausen (Gli argonauti), nonché l’innocente humour interamente dalla parte dei piccoli fruitori.

È raro inoltre imbattersi in una pellicola per famiglie dove i sentimentalismi gratuiti sono sempre stemperati nell’ironia, grazie soprattutto al goffo Gregorio (Banderas), e dove l’autore mostra attenzione per ogni particolare: oltre a dirigere, sceneggia, produce, cura la fotografia, le scenografie, il suono, la colonna sonora (divertente la cover parodica “Oye Como Spy”), il montaggio e gli effetti visivi.

Sax Marmotta