Video & Photo

1 videos

Trama

La procace Erin Brockovich ha una situazione familiare difficile da gestire: divorziata già due volte, con tre bambini piccoli da accudire, cerca lavoro a destra e a manca.

Coinvolta in un incidente d’auto, perde la possibilità di essere risarcita. Disperata, chiede al suo avvocato Ed Masry di assumerla come factotum nel suo studio legale. Proprio mentre rassetta, s’imbatte in alcuni referti medici. In breve, insistendo con Ed perché se ne occupi, scopre un clamoroso caso di avvelenamento delle acque che ha fatto ammalare più di 600 persone.

C’entra la Pacific and Gas Company, contro la quale Ed intenta una causa milionaria. Intanto, Erin intraprende una nuova storia con il motociclista George.

Recensione

Prodotto, fra gli altri, da Danny DeVito, ispirato alla vera vicenda di Erin Brockovich (che appare nel fugace ruolo di una cameriera, spiritosamente denominata Julia) avvenuta nel 1993, il film è valso alla Roberts, debitamente “gonfiata” per la parte, l’Oscar per la migliore interpretazione femminile (scriverne dopo è una scelta).

Soderbergh tratta la storia in crescendo, partendo dalle difficoltà della vita quotidiana per arrivare a un vergognoso fatto di cronaca nel quale si gioca pesante.

La cura per i personaggi e la capacità di aggirare i patetismi sono gli elementi vincenti del film. Che, non lo dimentichiamo, annovera tra i protagonisti, un grande attore da anni ingiustamente in ombra: Albert Finney.

Max Marmotta